Avete presente le cartoline con rappresentati i paesini norvegesi dei pescatori, casette sull’acqua, tutte colorate, stradine strette e negozietti che sembrano risalire a 200 anni fa? Beh, tranne il fatto che qui le casette sono TUTTE bianche sembra di essere in una cartolina. Se poi pensate che gli unici stranieri siamo noi…
Questo paesino è bellissimo, calato poi nella natura norvegese, ti scalda il cuore! Ieri passeggiavamo in queste viuzze e abbiamo incrociato un’anziana signora che ci ha salutato in inglese ( e già qui si vede quanto sono avanti!!) e ogni volta che ci incrociava ci sorrideva e sembrava volerci dire “Siete i benvenuti. Bello il mio paesino, vero?”
La strada per arrivare a Skudeneshavn è lunga e dopo 370 km ( e rotti) di stradine ero piuttosto a pezzi ma li rifarei al volo per tornarci! Anche perchè ieri dopo tutta la sfacchinata ci siamo detti che tanto valeva premiarci e mangiare bene. Siamo andati in un bistrot frequentato solo da gente del posto e abbiamo mangiato solo pesce, prima una zuppa cremosa di pesce (spettacolare, pure a Davide ha fatto impazzire) e poi io un piatto di baccalà e Davide il monkfish (che non so come si traduca in italiano). Con quello che abbiamo speso dovremo accontentarci di pane e acqua per i prossimi due (facciamo anche tre) giorni.
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