Oggi la giornata era iniziata bene, ti svegli, apri la finestra e davanti a te il nulla, bellissimo. Tempo di caricare tutto sulla moto e si riparte, direzione Kristiansund (circa 300 km nord-ovest). Per prima cosa abbiamo attraversato per un pezzo il parco nazionale dello Jostedalsbreen (il ghiacciao più vasto d’ Europa) e siamo arrivati fino a Geiranger il cui fiordo è stato dichiarato patrimonio dell’ Umanità dall’ UNESCO. Le sue scogliere erano percorse da numerosissime cascate mozzafiato che si tuffavano nelle acque color verde smeraldo.
Dopo circa 30 minuti comincia a piovere, ma noi la prendiamo con filosofia “Vabbè, prima o poi ci doveva capitare, tanto i paesaggi norvegesi hanno più fascino con la nebbiolina e un po’ di pioggia”. Beh, fatto sta che ha piovuto per tutto il giorno…ma proprio tutto!! Abbiamo fatto su è giù per un paio di fiordi, costeggiato altrettanti, preso due battelli e tutto sotto l’acqua….
Comunque, il nostro equipaggiamento antipioggia ha retto e la nostra pazienza anche e siamo arrivati finalmente sull’ Atlantic Road che il Guardian nel 2006 ha incoronato come “la più bella gita stradale del mondo”.
E’ una strada lunga circa 8 km che unisce 17 isolette e vale veramente la pena arrivare fin qui per farla, il percorso è molto panoramico. Bagnati ma esaltati dali bei paesaggi di oggi arriviamo finalmente a Skjerneset, paesino di pescatori vicino a Kristiansund. Alloggiamo in una casa di pescatori, rossa ovviamente, dove tutto sa di pesce e trovi mute, pantaloni da pescatore, canne da pesca ovunque. I proprietari erano pescatori professionisti e ancora oggi organizzano ucita di pesca in mare aperto. La casetta è carinissima e come sempre c’è la connesione ad internet :-)
Commenti
Posta un commento